giovedì 4 aprile 2013
Il respiro di Schopenhauer
La respirazione, scrive Schopenhauer, è una funzione mista, volontaria e involontaria, e quindi viene influenzata dai motivi (le rappresentazioni coscienti) oltre che essere sotto il controllo di stimoli inconsci (uso liberamente questo termine poiché anche lui lo ha usato poco prima, scrivendo che "Lo stimolo, come in genere ogni causa e parimenti il motivo non determina altro che il punto di ingresso della manifestazione di ogni forza nel tempo e nello spazio, tralasciando l'intima essenza della stessa forza che si manifesta; essenza che noi conosciamo come volontà e alla quale attribuiamo sia i cambiamenti inconsci che quelli consci del corpo." (pp 140-141) ) Cita Diogene, che avrebbe posto fine alla sua vita sospendendo volontariamente la respirazione, e "... anche dei negri lo avrebbero fatto. In ciò noi avremmo un forte esempio dell'influsso di motivi astratti, cioè del predominio della volontà razionale su quella semplicemente animale". Tuttavia "... nella respirazione il potere di interromperla appare di gran lunga più debole che in altri movimenti conseguenti da motivi." (pp 141-142)
(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, N.C. 2011)
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