lunedì 14 ottobre 2013
Mangiatori di terra
Per vivere respiriamo, beviamo, mangiamo. Se non lo facciamo, la vita che è in noi entra rapidamente in difficoltà e presto si interrompe. Dobbiamo usare il mondo in cui viviamo per continuare a vivere, respirarlo, berlo, mangiarlo. Aria, acqua, materia inorganica e materia organica. Respiriamo cielo, beviamo acqua, mangiamo terra, ma non soltanto così com'è: ci nutriamo di materia organica che proviene da altri esseri viventi, come il latte e la frutta, e mangiamo altri esseri viventi, piante e animali.
Si dice: semplice, o facile come bere un bicchier d'acqua, o respirare. Non si dice: semplice, o facile come mangiare una bistecca - o un polpo: si sa, che sono intelligenti, giocano, provano emozioni.
Lo sappiamo, che non siamo angeli d'aria; tutti in qualche modo sappiamo che inevitabilmente la vita si nutre di vita: siamo terra, qui sulla Terra.
Possiamo però cambiare qualcosa, ci dicono i vegetariani.
Anche se non volessimo diventare mangiatori di sola vita vegetale, c'è un cielo grave di indifferenza sui mangiatori di animali. E' necessaria, questa indifferenza? E' una forma di saggezza? Forse non sempre, forse non tutta.
Forse, non tutta l'indifferenza dei mangiatori di animali proviene da una saggezza pratica, o da una consapevolezza di impotenza, o da un rischio di anoressia autopunitiva. C'è una parte di indifferenza che può diventare, senza pericoli per il proprio equilibrio mentale o fisico, maggiore consapevolezza della propria condizione biologica ed esistenziale.
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