Capito lì mentre racconta che il gatto con un salto aveva afferrato il pappagallo in volo e quello poi era morto, e lei ha ammazzato il gatto.
"Perché lo hai ucciso?"
"Perché quello era il pappagallo di Marenka."
Marenka la sento ogni tanto nominare e so che è una bambina, sua nipote, figlia della figlia. Da quando è nata, lei ha preso Marenka sotto la sua protezione come fosse sua figlia, non sua nipote. Di più: come fosse la figlia morta da bambina in un incidente automobilistico. Quando è nata la nipote, qualche anno dopo, ha detto: "E' mia." M'è sembrata una follia, da brivido, ma la situazione in cui sono venuto a conoscenza di queste cose è tale per cui ho evitato qualsiasi manifestazione della mia impressione. Ora, però, mentre trattengo la mia reazione per l'uccisione del gatto, mi lascio andare ad una domanda.
"E se fosse stato il pappagallo di un altro, lo avresti ucciso il gatto?"
"No. L'ho ammazzato perché quello era il pappagallo di Marenka."
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