giovedì 1 maggio 2014
Specchio delle mie brame
"L'impossibilità di trasgredire il dovere dell'amore di sé è già presupposta dal supremo comandamento della morale cristiana: Ama il tuo prossimo come te stesso, per cui l'amore che ognuno nutre per se stesso è accettato in anticipo come il massimo ed è condizione di ogni altro amore; ma non viene aggiunto: Ama te stesso come il tuo prossimo, poiché ognuno sentirebbe che vi è richiesto troppo poco."
(A. Schopenhauer, Il fondamento della morale)
Si può anche pensare che amare se stessi è possibile solo ad alcune persone malate di narcisimo, e non è amore, poiché a questa parola corrisponde con immediatezza di significato un tendere che è solo e sempre un movimento psichico che va verso l'esterno, verso il mondo fuori di sé, il non-sé, l'altro. Non sé stessi, né la propria immagine.
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