“Se la nostra coscienza con tutto il suo contenuto si
muovesse uniformemente nel flusso del tempo, noi non potremmo percepire tale movimento.
Nella coscienza stessa cioè dev'esservi qualcosa d'immutabile. Questo qualcosa
pertanto non può essere altro se non il soggetto conoscente stesso, che
contempla imperturbabile ed immutato il corso del tempo ed il fluire del suo
contenuto. Dinanzi al suo sguardo la vita scorre come uno spettacolo.”
(Schopenhauer, Parerga)
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