Così vicino a noi sta sempre un dominio nel quale siamo del tutto strappati dai nostri affanni. Ma chi ha la forza di trattenervisi a lungo? Non appena si riaffaccia alla coscienza una qualsiasi relazione tra la realtà contemplata e la nostra volontà, la nostra persona, ha fine l'incantesimo: torniamo alla conoscenza governata dalla ragione, torniamo alla cosa singola, l'anello d'una catena alla quale noi stessi apparteniamo; e siamo restituiti a tutto il nostro affanno."
(Schopenhauer, Il mondo)
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- Il principe ignoto
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- Nessun dorma! Nessun dorma!
- Tu pure, o Principessa,
- nella tua fredda stanza
- guardi le stelle
- che tremano d'amore e di speranza...
- Ma il mio mistero è chiuso in me,
- il nome mio nessun saprà!
- No, no, sulla tua bocca lo dirò,
- quando la luce splenderà!
- Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
- che ti fa mia.
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- Voci di donne (le stelle)
- Il nome suo nessun saprà...
- E noi dovrem, ahimè, morir, morir!
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- Il principe ignoto
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- Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
- Tramontate, stelle! All'alba vincerò!
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