"Quando uno, addormentato, in sé raccolto, in piena calma, non scorge sogno, allora nessun male lo tocca, infatti egli è in possesso del calore del sole."
"La calma serena che sorge dal corpo, e raggiunta una suprema luminosità si realizza nel suo vero aspetto, essa è il Sé, è l'immortalità, la sicurezza, l'Essere dell'universo."
"Quel Sé profondo che è libero da colpa, libero da vecchiaia, da morte, da dolore, non soggetto a fame, a sete, i cui desideri sono reali, le cui immaginazioni sono reali, esso bisogna ricercare, esso bisogna desiderare di conoscere."
(Chandogya Upanishad, cap. 8 par. 3-7, Upanishad vediche, Tea 1988, pp. 214-216)
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