Platone dice che Socrate era capace di smascherare la
vuotezza dei sofisti. Ma, scrive Schopenhauer, questo è improbabile: i sofisti,
imbroglioni professionisti, avrebbero capito a un certo punto il metodo
socratico di procedere allo smascheramento dell’ignoranza dei suoi interlocutori,
e allora avrebbero negato le premesse, ritrattato, avrebbero lacerato con ogni astuzia la rete in cui li voleva far
cadere Socrate o alle brutte sarebbero ricorsi alle offese di parola e di fatto.
“Come poteva infatti non esser noto anche ai sofisti il
mezzo con cui ciascuno può mettersi alla pari con ogni altro, e con cui si può equilibrare
momentaneamente persino la più grande diseguaglianza intellettuale? Tale mezzo
è l'offesa. Ad essa infatti la natura bassa sente una tendenza del tutto
istintiva, appena avverte una superiorità spirituale.”
(Schopenhauer, Parerga)
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