“Noi vediamo lo sviluppo del bocciolo, del fiore e del
frutto e ci meravigliamo della forza propulsiva che non si stanca mai di
portare sempre di nuovo a compimento questa successione. Questa meraviglia
cesserebbe, se potessimo riconoscere che noi, in tutti quei mutamenti, abbiamo
tuttavia dinnanzi la stessa immutabile idea della pianta, che però non riusciamo
a contemplare come unità di bocciolo, fiore e frutto, ma, invece, dobbiamo
riconoscere mediante la forma del tempo, sicché l'idea si presenta al nostro
intelletto come decomposta in quegli stati successivi.”
(Schopenhauer, Parerga)
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