“«Il mondo è mia rappresentazione»: — questa è una verità
che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo
soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli
veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per
lui diventa allora chiaro e ben certo ch'egli non conosce né il sole né la
terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una
terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione,
vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che
rappresenta, il quale è lui stesso.”
(Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)
... non conosce né il sole né la
terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una
terra...
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