"In Prometeo è stata personificata in modo peculiare la
previdenza umana, il pensiero rivolto al giorno avvenire, che l'uomo ha come
vantaggio sull'animale. Appunto perciò Prometeo possiede il dono della
profezia: esso significa la capacità della prudente previdenza. Perciò anche
egli dona all'uomo l'uso del fuoco, che nessun animale possiede, e pone le
fondamenta alle arti della vita.
Ma questo privilegio della previdenza l'uomo
deve scontarlo con la tortura senza tregua della preoccupazione, che parimenti
nessun animale conosce: essa è l'avvoltoio che rode il fegato dell'incatenato
Prometeo. Epimeteo, che sarà stato
probabilmente inventato più tardi come corollario, rappresenta la preoccupazione
tardiva, che è il prezzo della spensieratezza e della fatuità.
Un'interpretazione del tutto diversa, cioè una interpretazione
metafisica, ma profonda, di Prometeo ce la dà il filosofo Plotino. Prometeo è
l'anima del mondo, crea gli uomini e a causa di ciò viene incatenato e soltanto
Ercole ha il potere di liberarlo. L'anima è incatenata dagli dei, dalla
religione, e soltanto grazie alla caduta di Zeus può essere liberata.”
(Schopenhauer, Parerga)
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