"Odio e disprezzo stanno in un deciso antagonismo e si
escludono a vicenda. Anzi più d'un odio non ha altra sorgente che l'alta stima
che necessariamente impongono i meriti altrui. Il vero disprezzo si mantiene
del tutto celato e non si fa notare affatto. Colui, infatti, che rivela il
suo disprezzo da già, con ciò, segno di
una certa stima, in quanto vuol far conoscere ad altri quanto poca sia la stima
che ne ha; con ciò egli tradisce odio, che esclude il disprezzo e soltanto lo
finge. Il vero e proprio disprezzo, invece, è genuina convinzione del disvalore
altrui ed è conciliabile con una certa tolleranza e indulgenza, grazie alle
quali si evita di provocare la persona disprezzata per salvaguardare la propria
tranquillità e sicurezza, poiché ognuno può arrecare un danno. Se, tuttavia,
questo genuino, freddo e sincero disprezzo dovesse per caso manifestarsi, esso
viene corrisposto con l'odio più feroce; infatti ripagare con la stessa moneta
è al di là del potere della persona disprezzata.”
(Schopenhauer, Parerga)
_____________________
più d'un odio non ha altra sorgente che l'alta stima
Nessun commento:
Posta un commento