martedì 11 febbraio 2020

Quanto mi costerebbe la verità?

«Chi ai nostri giorni voglia combattere la menzogna e l’ignoranza e scrivere la verità, deve superare almeno cinque difficoltà. Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l’accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; l’arte di renderla maneggevole come un’arma; l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi».
Bertolt Brecht

"... il coraggio di scrivere la verità... l’accortezza di riconoscerla... l’arte di renderla maneggevole come un’arma... l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace... l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi..."

Prima viene l'accortezza di riconoscere la verità.
Poi il coraggio di scriverla - il quale deve essere temperato dall'astuzia.
Nel dire/scrivere la verità devo avere l'arte di renderla maneggevole come un'arma - diciamo maneggevole, comprensibile dai più, convincente.
A questo punto devo avere l'avvedutezza di scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace - prima la ho resa maneggevole, ora la devo consegnare alle persone giuste, che sappiano usarla efficacemente - in questo sta l'integrazione tra coraggio e astuzia.

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Una osservazione che va per la tangente di queste affermazioni di Brecht.
Se uno, nella rete di relazioni che gli è propria, non ha il coraggio di dire in modo efficace la verità, di solito non ha nemmeno l'accortezza di riconoscerla.
E sì: il dire una verità comporta anche agire di conseguenza, e se non ho il coraggio di fare ciò che mi porterebbe a fare una certa verità che dico, quella verità non la dico, anzi nemmeno la riconosco come verità.
Poi ci sono quelli che si contraddicono, cioè dicono una cosa e si comportano all'opposto. Già, ma se glielo vai a dire non riescono a riconoscerlo.Vedono la realtà, dicono a se stessi e agli altri le cose come sono, quindi dicono verità ma non le praticano e vivono nell'illusione nascosta che dire cose sia fare quelle cose. Forse questa è la condizione maggiormente diffusa: dire cose vere, condivisibili, però poi non comportarsi di conseguenza, ed è questa la verità che viene evitata, la verità che si colloca tra il dire e il fare.
Per fare un esempio grezzo: se tra me e un'altra persona il rapporto non va bene, e interromperlo mi costerebbe, posso
1) non vedere questa realtà
2) vedere/dirmi/dire che il rapporto non va ma continuarlo come niente fosse.