martedì 9 aprile 2013

Io so che senza di me


"... Perciò si potrebbe anche sostenere che se, per impossibile, un singolo essere, fosse anche il più umile, venisse completamente annientato, con esso dovrebbe perire il mondo intero. Avendo il senso di ciò, il grande mistico Angelo Silesio afferma: Io so che senza di me Dio non potrebbe vivere un solo istante; se io perissi, egli dovrebbe necessariamente esalare l'ultimo respiro.
Si è in molti modi tentato di avvicinare l'incommensurabile grandezza dell'edificio del mondo alla capacità di comprensione di ciascuno traendo poi da ciò motivo di edificanti considerazioni, quali, ad esempio, quella della relativa piccolezza della terra e, ancor più, dell'uomo; inoltre, all'opposto, quella della grandezza dello spirito di quest'uomo così piccolo, in grado di trarre fuori, capire, persino misurare quella stessa grandezza del mondo... Nel considerare l'incommensurabilità del mondo, la cosa più importante per me è questa: che l'essere in sé - quale che esso sia - il cui fenomeno è il mondo, non può in tal modo aver dispiegato e disperso il suo vero sé nello spazio sconfinato, ma questa estensione appartiene esclusivamente al suo fenomeno, mentre l'essere in sé, intero e indiviso, è presente in ogni cosa della natura e in ogni vivente." (p 154)


(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, N.C. 2011)

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