domenica 16 giugno 2013

Nel tempo infinito

       

 (Foto prese da internet)

Alla sede romana della LIPU - lega italiana protezione uccelli - mi hanno detto che è un piccolo di rondone. Ho chiesto di dargli da mangiare ancora una volta, poi lo ho lasciato lì. Mi hanno detto che, a primo esame, sta bene. Presto volerà libero nei cieli. Chissà dove. Passano l'inverno in Africa e in Asia. Vivrà volando. Ho letto che i rondoni, più grandi delle rondini, hanno le zampe capaci di presa - lo sa la mia camicia quando lo ho preso da terra e lo ho poggiato sul petto - ma incapaci di zampettare a terra come fanno gli altri uccelli, e, soprattutto, incapaci di darsi lo slancio per prendere il volo, per cui devono sempre lanciarsi da un posto sufficientemente alto. Per questo la madre, o il padre - ambedue accudiscono i piccoli - non avrebbero potuto scendere a terra a riprendere il piccolo. Da grandi, fanno tutto volando. Dormono anche, in volo: vanno alti nel cielo, poi planano compiendo larghi cerchi mentre un emisfero del loro cervello dorme e l'altro controlla il volo planato per poi risalire e darsi il cambio con l'altro emisfero. Abilissimi, tranne un solo tipo di falco non c'è predatore che riesca a pareggiare la loro capacità di volo: ad ali battenti raggiungono e superano i 100 chilometri orari, e in picchiata superano i 200.

Vai, piccolo. E tieniti lontano dal falco lodolaio. Ma tu lo sai già.
Quello che non sai sono i pallini di piombo degli uomini, morte improvvisa che viaggia molto più veloce di qualsiasi vostro volo. Posso solo augurarti buona fortuna, per questo male d'invidia del bipede maldestro.

Nel mito della trasmigrazione delle anime dell'antica cultura indiana, scrive Schopenhauer "... tutte le sofferenze che nella vita si infliggono ad altri esseri devono essere espiate con le stesse sofferenze in una vita successiva in questo stesso mondo, e questo arriva fino al punto che chi uccide soltanto un animale nascerà anche lui un giorno, nel tempo infinito, nella forma di questo stesso animale e subirà la medesima morte. Questo insegna che una cattiva condotta di vita attira dietro di sé una vita futura in questo mondo in esseri sofferenti e disprezzati... Tutti i tormenti che il mito minaccia li dimostra con intuizioni tratte dalla vita reale, mediante esseri sofferenti che non sappiano neppure come abbiano meritato il loro tormento, e non ha bisogno di ricorrere ad un altro inferno."

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)



2 commenti:

  1. Bello; e ben fatto. Ho una predilezione per i rondoni, rondini e balestrucci.

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  2. fa pensare molto,specialmente per me....

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