sabato 21 settembre 2013

Il furto sistematico


"I preti si sforzano di far passare la miscredenza e l'immoralità come una stessa cosa: da ciò dipende il fatto che il non credente è considerato dal credente identico a chi è moralmente cattivo, come appare già dall'uso di espressioni come senza dio, ateo, pagano, eretico e simili, usate come sinonimi di moralmente cattivo."

La religione, scrive Schopenhauer, pone il suo dogma alla base della morale, togliendo all'esistenza della compassione negli esseri umani la sua naturalità, il suo essere sempre esistita. La misteriosa meraviglia dell'atto compassionevole non ha bisogno di comandamenti: quando un essere umano è portato a non ledere gli altri, e se può ad aiutarli, lo fa per una spinta interna insopprimibile, ed è proprio questa il fondamento della vera moralità. Pensare e predicare che lo faccia per un dogma, per una dottrina, anzi che lo possa fare solo per un dogma e una dottrina poiché se non è credente è con ciò stesso moralmente cattivo, è stravolgere la realtà umana. Ogni religione si impone nel mondo proprio usando "l'appiglio" della compassione, sentita dagli esseri umani anche se non riescono a capirla in quanto fenomeno originario, quindi senza spiegazione.

(A. Schopenhauer, Il fondamento della morale)

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