E, intorno alla piccola isola romana sul Tevere, il traffico impazzito di macchine - l'isola nella tempesta. Il contrasto di quelle antiche mura silenziose tra i due bracci di fiume era uno schiaffo improvviso che interrompe un delirio in cui ci eravamo persi.
Era da mozzare il fiato, la consapevolezza della follia da cui stavo emergendo e in cui, inevitabilmente, tra un attimo, sarei tornato.
Cosa abbiamo fatto? Che condizioni di vita abbiamo creato? E che fare?
C'è un altro traffico impazzito sul quale qualcosa possiamo fare. La tempesta di parole in cui viviamo.
Nessun commento:
Posta un commento