sabato 24 maggio 2014

La fantasia di sparizione


  "Io chiamo bugia il non voler vedere qualcosa che si vede, il non voler vedere qualcosa così come la vediamo. La bugia più comune è quella con cui si mente a se stessi; il mentire agli altri è caso relativamente eccezionale."

(Nietzsche, L'Anticristo, 55)

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Però, non male questi filosofi.

"Il non voler vedere qualcosa che si vede" porta all'evitamento, che, se inconscio, è assai potente, anzi: onnipotente, fa sparire la cosa che non si vuole vedere (la "fantasia di sparizione" di Massimo Fagioli, da lui teorizzata come espressione psichica dell'istinto di morte - la fantasia di sparizione si esplica contro le immagini, non contro la realtà - contro la realtà, poi, può esplicarsi la distruttività fisica).

"Il non voler vedere qualcosa così come la vediamo" porta alla negazione: la cosa è, c'è, esiste, ma non è come è. Arma tremenda - ne sappiamo qualcosa, noi Italiani, negli ultimi anni abbiamo subìto bombardamenti a tappeto, negatoni e arcinegatoni di gas  - guerra psicochimica, proibita, ma siccome fa parte della negazione la negazione della negazione, c'è solo da sperare che i bombardatori leggano Nietzsche e diventi "relativamente eccezionale" mentire agli altri.

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