mercoledì 28 maggio 2014

Psicoterapia, psicologia, psichiatria

La psicoterapia è una pratica, una terapia basata sul rapporto tra due persone che si incontrano con lo scopo di risolvere sofferenze di natura non strettamente fisica. Se fatta da psichiatri, può comprendere l'uso di neurofarmaci - gli psicofarmaci non esistono, esistono neurofarmaci, che possono curare il corpo: Psiche si cura con Psiche. Se un farmaco mi calma, può permettermi di attingere a immagini, pensieri, emozioni, gesti, parole, che possono curarmi, ma se non ci sono questi, resto psichicamente malato, anche se calmo.

La psicologia è lo studio delle manifestazioni di quella nostra dimensione complessa che chiamiamo Psiche, Mente, Anima, la quale è sì strettamente connessa con la nostra fisicità, ma è altro da essa - la nostra fisicità la possiamo studiare con le scienze fisiche, la nostra dimensione psichica sfugge a questo tipo di scienza.
La psicologia si occupa anche della psicoterapia, ma una cosa è fare psicologia, altra cosa è fare psicoterapia. La formazione in psicologia non insegna a fare psicoterapia, nemmeno per lo Stato, che chiede ai laureati in Psicologia un ulteriore periodo di formazione teorica e pratica per diventare psicoterapeuti. Così come non basta essere medici: dopo la laurea occorre lo stesso periodo di formazione in psicoterapia, nelle stesse scuole dove vanno gli psicologi.

Altra cosa è la psichiatria, che è una specializzazione medica successiva alla laurea, e si occupa delle malattie psichiche con approccio diverso da quello delle scuole di psicoterapia e prevede anche l'uso di neurofarmaci. Per lo Stato, gli psichiatri possono definirsi psicoterapeuti e fare psicoterapia anche se non hanno compiuto un corso di formazione specifica in psicoterapia.

Il mio primo didatta è stato un medico psichiatra che a un certo punto della sua vita professionale aveva sentito la necessità di compiere l'iter di formazione in psicoanalisi.
Può essere utile, per toccare la differenza tra psicoterapia e psicologia, quello che mi disse proprio quel didatta: "Le migliori psicoterapie sono quelle in cui il paziente è guarito senza sapere perché."
A distanza di molti anni posso aggiungere che non è necessario che lo psicoterapeuta sappia perché. Deve sapere come, non perché.

2 commenti:

  1. Ciao G.A. trovo quello che hai scritto molto interessante e se posso permettermi aggiungerei che:
    anche se trovi il perché non va detto, ( questo ovviamente è solo un mio pensiero) dire potrebbe riconfondere il guarito.......

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  2. Il rapporto valido con persone calde e capaci che si interessano a noi in situazioni di sofferenza può aiutarci se noi abbiamo la possibilità di essere aiutati e lo permettiamo - chiedere aiuto non basta, incontrarsi non basta, la validità umana dell'altro non basta - sarebbe bastata quando eravamo piccoli. Volevo dire che, qui, in questa nostra complessità, il "guarito" è anche il "guarente" ed è l'unico che sappia come stanno veramente le sue cose, il suo mondo, passato e presente, e questo sapere è tanto più vicino alle cose quanto più è lontano dalle parole.

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