mercoledì 8 ottobre 2014

Io indugio, tu indugi, egli non indugia

"L'uomo comune è capace solo di guardare le cose fugacemente: rivolge la sua attenzione alle cose solo in quanto esse abbiano una qualche relazione con la sua volontà. E poiché per questo tipo di attenzione è richiesta solamente la conoscenza delle relazioni, è sufficiente ed anzi è spesso più valido il concetto astratto della cosa, per cui l'uomo comune non s'indugia a lungo nell'intuizione pura, non poggia a lungo lo sguardo sopra una realtà, bensì cerca subito in tutto ciò che gli si offre soltanto il concetto al quale la cosa va ricondotta, come il pigro cerca la sedia - e non se ne interessa più oltre. Egli non indugia: cerca soltanto la sua strada nella vita, o anche, per ogni caso, tutto ciò che potrebbe essere un giorno la sua strada, ossia cerca notizie topografiche nel senso più ampio della parola: con l'osservazione della vita stessa non sta a perder tempo."

(Schopenhauer, Il mondo)


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