venerdì 24 ottobre 2014

Sessualità e liberazione

"Se la repressione sociale della vita amorosa naturale è eliminabile, e se essa costituisce il meccanismo centrale della struttura caratteriale che è incapace di libertà, allora la situazione non è disperata. Allora sì, alla società è data la possibilità di superare le circostanze sociali che noi chiamiamo <peste psichica>"

(W. Reich, Psicologia di massa del fascismo)
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Qui, nel suo dire, Reich perde contatto con la complessità della realtà di cui sta parlando.
Si capiscono le parole: “struttura caratteriale incapace di libertà”, con tutte le precisazioni che ci sarebbero da fare. Ma “meccanismo centrale” di questa struttura?
La parola “meccanismo” è scelta linguistica inadeguata, ma, pur accettandola, "meccanismo centrale della struttura caratteriale incapace di libertà” cosa significa? L'origine, della struttura caratteriale in oggetto? I processi psicofisici che la producono? Gli stimoli ambientali che questi processi hanno innescato, provocato? Il modo di funzionare della struttura caratteriale?

“La repressione sociale della vita amorosa naturale” costituisce, secondo Reich, “il meccanismo centrale della struttura caratteriale incapace di libertà”: ne è l'origine, la causa? Oppure ne è il sintomo principale, e la struttura caratteriale è prodotta da altri fattori?
Reich pensa che sia la causa. La liberazione sessuale comportamentale, fisica, dovrebbe infine produrre una liberazione generale della persona, un suo raggiungimento psichico, della maturità umana in senso lato.

C'è da tener presente che la repressione sessuale è aspetto importante, significatico, di una repressione più ampia, che va a coartare la mente e il comportamento dall'infanzia in poi, con una gravità che nell'età adulta si esplica soprattutto sulle donne.
Inoltre, sebbene esista una simmetria del rapporto tra comportamento e mente, per cui anche agendo sul comportamento si hanno modificazioni mentali, questa simmetria non è affatto "meccanica": anzi, è proprio la complessità della connessione tra mente e comportamento, tra conoscenza e prassi, tra realtà materiale e realtà psichica, a far fallire le soluzioni unilaterali di emancipazione umana.

2 commenti:

  1. «C'è da tener presente che la repressione sessuale è aspetto importante, significativo, di una repressione più ampia, che va a coartare la mente e il comportamento dall'infanzia in poi, con una gravità che nell'età adulta si esplica soprattutto sulle donne.»
    Potresti per cortesia chiarirmi meglio perché secondo te le donne adulte sarebbero più "represse sessualmente" degli uomini coevi?

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  2. Ciao Luca. Ho scritto che la repressione sessuale è un aspetto di una repressione più ampia, e di questa intendevo la maggior gravità esplicata, nell'età adulta, sulle donne. I ripetuti fatti di cronaca rendono tragicamente evidente questa realtà. Chissà quanto pesa e quanto peserà ancora l'odio invidioso e timoroso per la femminilità seminato nei secoli dalla Chiesa.

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