martedì 4 novembre 2014

Chiunque si sia svegliato

"Chiunque si sia svegliato dai primi sogni di giovinezza, e abbia osservato la propria e l'altrui esperienza e guardato intorno nella vita, nella storia del passato e del suo tempo, come infine nelle opere dei grandi poeti, troverà per risultanza, quando un pregiudizio incancellabilmente impresso non paralizzi il suo giudizio, che quest'umano mondo è il regno del caso e dell'errore, i quali senza pietà vi imperano nelle grandi come nelle piccole cose, e accanto a quelli inoltre follia e malvagità agitano la loro sferza. E' per questo che ogni cosa buona si fa strada solo a fatica, e qualcosa di nobile e di saggio ben raramente viene alla luce raggiungendo efficacia o attenzione; mentre l'assurdo e lo stolto nel dominio del pensiero, il triviale e lo scipito nel dominio dell'arte, il malvagio e l'insidioso nel dominio delle azioni, soli tengono il campo, appena turbati da brevi interruzioni."

(Schopenhauer, Il mondo)
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Arus,
illegatamente appropinquato sonnambulutumente fecisti y carezzevolatamente, ca astrafatigata vita t'arisponnea addulatamente addulurata, ma oh! ma oh! ma oh! chetette sbriciolatamente accupitassa iammanai arrusa ista prole arrisa te confisa ettoh! arretratatte inell'appartatamenta tua ca cà a rugata rua es roca p'inaddomato sanguazzo avvengiandomundo, alé, piccì, munè, mené, amù, amur, savé.


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