domenica 2 novembre 2014

Quasi il destino

"La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia

L'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora per virtù del caso sempre intento a brutti tiri, sono vere scene di commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono sempre una tragedia. 

Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, la nostra vita deve contenere tutti i mali della tragedia mentre noi non riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. "

(Schopenhauer, Il mondo)
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Arus,
agiatamente funestatamente cortesissimamente appullattato bacuc, cammadonneta abbreviata, quave so fave a schivatate posavar o cocculo cinematabondo intraiurnato sballattato accusì malamente salarizzattato, ca mo tu ici viene puro a scoracchiar panunzi?

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