lunedì 26 gennaio 2015

La signorina Klettenberg

"Anche il gran Goethe, per quanto greco egli sia, non ha stimato indegno di sé mostrare questo bellissimo aspetto dell'umanità nel chiarificante specchio della poesia, col rappresentarci idealizzata nelle Confessioni di una bell'anima la vita della signorina Klettenberg; e più tardi, nella propria autobiografia, diede anche notizia storica di lei; come pure ci ha raccontato ben due volte la vita di san Filippo Neri.

La storia del mondo tacerà sempre, e deve tacere, degli uomini la cui condotta è la migliore, perché la materia della storia del mondo è tutt'altra, anzi è l'opposto: non è il rinunciare della volontà di vivere, ma è per l'appunto l'affermarla, il rilevarsi di lei in individui innumerabili. E qui, in questo affermarsi, appare con tutta chiarezza il suo intinseco conflitto, ponendoci davanti agli occhi ora la prevalenza del singolo mediante l'intelligenza, ora la violenza della folla mediante la massa, ora il potere del caso personificato nel destino - ma sempre la caducità e nullità di tutti i desideri."

(Schopenhauer, Il mondo)

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