venerdì 30 gennaio 2015

L'ignoranza del lupo

"Possiamo comprendere quale significato intendesse l'eccelso Malebranche con le parole: La liberté est un mystère. Aveva ragione. L'unica diretta manifestazione della libertà del volere si ha quando la volontà, pervenuta alla cognizione della propria essenza, riceve da questa un quietivo e appunto perciò è sottratta all'impero dei motivi, il quale sta nel dominio d'un altro modo di conoscenza, i cui oggetti sono esclusivamente fenomeni.
L'esser possibile la libertà è il più alto privilegio dell'uomo, privilegio che all'animale non sarà mai concesso, avendo per condizione la capacità riflessiva della ragione, la quale fa vedere il complesso della vita indipendentemente dall'impressione dell'attimo. L'animale non ha libertà possibile, com'è del resto addirittura privo della possibilità d'una scelta vera e propria, ossia riflessa, che ponga termine a un precedente conflitto di motivi: perché a ciò occorrerebbe che i motivi fossero rappresentazioni astratte.
Quindi con la stessa necessità con cui la pietra cade a terra, pianta il famelico lupo i denti nella carne della selvatica preda, senza possibilità di conoscere ch'egli è tanto il divorato quanto il divoratore."


(Schopenhauer, Il mondo)

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