venerdì 29 aprile 2016

Il cervello e le due culture

Edoardo Boncinelli, in una conferenza tenuta a Foligno il 4 maggio 2013 ("Il cervello e le due culture"), parlava dei due diversi modi di funzionare del nostro cervello: in parallelo e in serie. Non due emisferi specializzati, dunque, ma due modi di funzionamento di tutto il cervello.
Il funzionamento parallelo è quello più naturale: quando, per esempio, guardiamo una persona che ci parla elaboriamo simultaneamente le informazioni visive e quelle uditive, e, se presenti, anche informazioni provenienti da altra sensorialità. Questo funzionamento è polisemico, risonante, ambiguo e quindi ridondante, ed è quello che usiamo non solo nella maggior parte della nostra vita quotidiana ma anche per la creatività, per produrre e fruire di qualsiasi forma di arte o nei momenti di intuizione creativa da parte degli scienziati.
Il funzionamento seriale è quello che mettiamo in atto per qualsiasi pensiero razionale e sequenza logica, quindi per qualsiasi attività di tipo scientifico e, diceva Boncinelli, ci costa fatica fin da bambini.

L'analogia con l'ipotesi di Matte Blanco mi è venuta subito in mente. Matte Blanco sosteneva che siamo bilogici, cioè che in relazione al mondo e a noi stessi funzioniamo con due tipi di logica: una asimmetrica (corrisponde in parte al funzionamento seriale del nostro cervello) e una simmetrica (corrisponde in parte al funzionamento parallelo).

Nella concezione di Matte Blanco vi sarebbe un continuum che va dalla pura asimmetria (l'attività mentale dell'essere umano adulto in condizione di massima vigilanza) fino alla pura simmetria, là dove non vi sarebbe più nessuna possibilità di distinguere qualcosa dal resto, cioè tutto diventerebbe un "uno" indistinto, per cui soltanto con una integrazione funzionale delle due logiche è possibile l'attività cerebrale e la percezione complessa che Boncinelli attribuiva al funzionamento parallelo.

Quindi, mentre nella visione neuropsicologica di Boncinelli ambedue i funzionamenti cerebrali portano a conoscenza, seppure siano forme di conoscenza molto diverse, nella visione psicoanalitica di Matte Blanco soltanto la logica asimmetrica, pura o unita alla logica simmetrica, produce conoscenza, mentre la pura logica simmetrica domina nell'inconscio non derivato da rimozione, cioè in quella parte di noi che non potremo mai conoscere poiché lo strumento essenziale della nostra conoscenza, la logica asimmetrica, funziona con le categorie dello spazio, del tempo e della causalità e non può contenerlo, non può saperlo, essendo l'inconscio non rimosso senza spazio, senza tempo, senza cause ed effetti.

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