venerdì 5 aprile 2013

Il nome di sole


"Se noi, poi, osserviamo la spinta potente e inarrestabile con cui le acque corrono verso il fondo... la veemenza con cui i poli dell'elettricità tendono a riunirsi e che, proprio come la veemenza dei desideri umani, aumenta con gli ostacoli... se noi vediamo il cristallo cristallizzarsi rapidamente e all'improvviso con tanta regolarità di formazione, colto da irrigidimento e fissato... se noi osserviamo la scelta con cui i corpi, posti in libertà mediante lo stato liquido e sottratti ai vincoli della rigidità si cercano e s'involano, si uniscono e si separano... non ci occorrerà un grande sforzo di immaginazione per riconoscere, pur da una distanza così rilevante, la nostra stessa essenza, quella stessa che in noi persegue i suoi fini alla luce della conoscenza... è ovunque la stessa, allo stesso modo per cui il primo crepuscolo ha in comune con raggi del pieno mezzogiorno il nome di sole..." (p 143)

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, N.C. 2011)

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