venerdì 19 aprile 2013

La diga del castoro


"... poiché le specie devono conservarsi e non più nascere, noi vediamo di quando in quando una simile sollecitudine della natura estendersi al futuro e astrarsi in qualche modo dalla successione temporale, un adattarsi di ciò che è presente a ciò che ancora deve venire. Così l'uccello costruisce il nido per i piccoli che ancora non conosce; il castoro erige una costruzione il cui scopo gli è sconosciuto; la formica, il criceto, l'ape accumulano provviste per l'inverno che non conoscono; il ragno, il formicaleone costruiscono, quasi con astuzia premeditata, trappole per il futuro bottino a loro sconosciuto; gli insetti depongono le loro uova là dove la futura nidiata troverà alimento per l'avvenire..." (p 187)

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, N.C.2011)

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