martedì 6 agosto 2013

Forse la donna non lo pensa

"Che noi detestiamo tanto il nulla non è nient'altro che un'altra espressione del fatto che noi vogliamo intensamente la vita e che non siamo nulla al di fuori di questa Volontà, e nulla conosciamo al di fuori di questa."

Uomo, pensi forse di essere il soggetto totale del tuo volere? - sembra dire Schopenhauer - ebbene, stai in una condizione mentale di ingenua adesione all'apparenza, la stessa di quelli che pensavano o ancora pensano che il sole giri intorno alla terra, e che la terra sia il centro dell'universo - non ti accorgi di essere lo strumento di una forza universale che tende verso la propria espressione materiale in forme sempre più complesse e capaci di imporsi e mantenere la propria esistenza - non ti accorgi che molte delle tue manifestazioni sono finalizzate al mantenimento di questa forza nella materializzazione che tu sei e, prima che il tuo ciclo vitale finisca, al suo mantenimento in altre materializzazioni della tua specie - non ti accorgi di essere vissuto e usato nel momento stesso in cui tu pensi di vivere e usare - non ti accorgi che la tua stessa vita mentale è espressione di questa forza universale, e quando la complessità della tua mente arriva alla consapevolezza di sé, la tua consapevolezza è la sua autoconsapevolezza, della forza universale di cui tu sei espressione anche nell'immaginare e nel pensare, per cui nulla tu puoi conoscere al di fuori di essa, per cui tutto ciò che è al di fuori di questa forza universale e delle sue manifestazioni materiali ti appare inevitabilmente come ignoto impensabile - nulla.

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

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