mercoledì 4 giugno 2014

Basta pensare ai dibattiti televisivi degli ultimi venti anni



Platone dice che Socrate era capace di smascherare la vuotezza dei sofisti. Ma, scrive Schopenhauer, questo è improbabile: i sofisti, imbroglioni professionisti, avrebbero capito a un certo punto il metodo socratico di procedere allo smascheramento dell’ignoranza dei suoi interlocutori, e allora avrebbero negato le premesse, ritrattato, avrebbero lacerato con ogni astuzia la rete in cui li voleva far cadere Socrate o alle brutte sarebbero ricorsi alle offese di parola e di fatto.
“Come poteva infatti non esser noto anche ai sofisti il mezzo con cui ciascuno può mettersi alla pari con ogni altro, e con cui si può equilibrare momentaneamente persino la più grande diseguaglianza intellettuale? Tale mezzo è l'offesa. Ad essa infatti la natura bassa sente una tendenza del tutto istintiva, appena avverte una superiorità spirituale.”

(Schopenhauer, Parerga)

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