domenica 13 luglio 2014

Rimpianto e rimorso



“La pena causata dal desiderio non appagato è insignificante in confronto con quella del rimorso: la prima si trova davanti l'avvenire sempre aperto e imprevedibile; la seconda, il passato, irrevocabilmente chiuso.”

(Schopenhauer, Parerga)

3 commenti:

  1. Ciao Romeo, scusa se ogni tanto copio qualche tuo post.....interessante ( rimpianto e rimorso)
    mi fa tornare in mente (pentirsi o non pentirsi)

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    1. Mi fa piacere! Tieni presente che il post "Il qui ed ora come fuga" non è una citazione di Schopenhauer. Anche se comprende qualche sua espressione, che ho messo tra virgolette, sono mie considerazioni che tendono a sottolineare un aspetto negativo del "qui ed ora", generalmente visto solo sotto una luce favorevole.

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  2. Perché, rimpiangere o pentirsi se si conosce il limite del desiderio.
    Nessuno penso viva senza desiderio, ( dietro nessuno c'è sempre il nome di qualcuno) :-)
    Sarebbe rimpiangere qualcosa che sta nella vita, e se fatta nei limiti tanto meno non dovrebbe esserci pentimento altrimenti sarebbe pentirsi di aver desiderato, e di conseguenza come negare la volontà di vivere! se fossimo capaci di questo, il rimorso non emergerebbe mai !. E' anche vero però che: chi conosce veramente dove sta il limite del desiderio? :-)

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