sabato 23 agosto 2014

Il lungo sogno e i sogni brevi

Riguardo alla differenza tra vita reale del sogno e vita reale della veglia, scrive Schopenhauer, "Kant scioglie il problema così: «II rapporto delle rappresentazioni fra di loro secondo la legge di causalità distingue la vita dal sogno»."

Nella vita reale della veglia ogni fatto, ogni fenomeno è concatenato con altri secondo casualità: ogni cosa origina da un'altra ed è a sua volta origine. Nella vita reale del sogno, dice Kant, il principio di causalità viene meno, è questo è il suo segno distintivo.
Non è proprio così, scrive Schopenhauer: una connessione tra le immagini c'è anche nel sogno, ma all'interno dello stesso sogno, connessione che invece non vale tra un sogno e l'altro e tra la vita reale del sogno e la vita reale della veglia.

"La risposta di Kant potrebbe quindi suonare soltanto così: il lungo sogno (la vita) ha connessione costante in sé secondo il principio di ragione, ma non l'ha coi sogni brevi; sebbene ciascuno di questi abbia in sé la stessa connessione, fra questi e quello è dunque rotto il ponte, e in base a ciò vengono distinti. Tuttavia l'intraprendere una investigazione secondo questo criterio, per sapere se qualcosa sia sognato o veramente accaduto, sarebbe assai difficile e spesso impossibile, perché non siamo in alcun modo in grado di seguire anello per anello la concatenazione causale fra quella circostanza passata e il momento presente, e tuttavia non possiamo per questo affermare che sia un sogno. Quindi nella vita reale, per distinguere sogno da realtà, non ci si serve ordinariamente di quel modo d'investigazione. Il solo criterio sicuro per distinguere il sogno dalla realtà è in verità quello affatto empirico del risveglio, col quale infatti la concatenazione causale fra le circostanze sognate e quelle della vita cosciente viene espressamente e sensibilmente rotta."

Quindi, nonostante le differenze tra vita reale del sogno e vita reale della veglia, differenze che tutti percepiamo con il risveglio, esiste però una logica, una connessione, anche nei sogni: logica di sogno, discorso di sogno, ma logica, discorso, connessione.

"Sebbene i singoli sogni siano distinti dalla vita reale per il fatto che non entrano nella connessione della esperienza, connessione che si prosegue costante nella vita, e il risveglio riveli questa differenza, tuttavia appunto quella connessione dell'esperienza appartiene già come sua forma alla vita reale, ed anche il sogno ha da palesare egualmente una connessione, che è a sua volta in se stesso. Ora, se per giudicare si prende un punto di vista fuori d'entrambi, non si trova nella loro essenza alcuna distinzione precisa, e si è costretti a concedere ai poeti, che la vita sia un lungo sogno."

 (Schopenhauer, Il mondo)
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... quella connessione dell'esperienza appartiene già come sua forma alla vita reale, ed anche il sogno ha da palesare egualmente una connessione...

Con il solo principio di causalità... per sapere se qualcosa sia sognato o veramente accaduto, sarebbe assai difficile e spesso impossibile, perché non siamo in alcun modo in grado di seguire anello per anello la concatenazione causale fra quella circostanza passata e il momento presente, e tuttavia non possiamo per questo affermare che sia un sogno...

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