sabato 13 settembre 2014

La ragione può essere usata per la nostra felicità?

"L'origine dell'etica stoica sta nel pensare che il grande privilegio dell'uomo - la ragione, che per mezzo della condotta sistematica e di ciò che ne deriva di tanto gli allevia la vita ed i suoi pesi - potrebbe anche essere capace di sottrarlo d'un tratto direttamente, ossia per conoscenza pura, ai mali ed ai tormenti d'ogni specie che gli riempiono la vita: sottrarlo del tutto, o quasi del tutto.

Si ritenne non conveniente al privilegio della ragione che l'essere il quale ne è dotato, e per suo mezzo abbraccia e domina un'infinità di cose e di fatti, fosse nondimeno in balia di tanto dolore, di così grande angoscia e sofferenza quanta ne può sorgere dal tumultuoso impeto della brama o dell'avversione: e ciò per l'effetto del momento presente, e per i casi che i pochi anni d'una così breve, fugace, incerta vita possono contenere. 

E si pensò che il conveniente uso della ragione potesse elevar l'uomo sopra a questo male, renderlo invulnerabile."

(Schopenhauer, Il mondo)


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