mercoledì 11 giugno 2014

Ma tu ti annoi?



“Se la vita, nel desiderio della quale consiste la nostra essenza ed esistenza, avesse un valore positivo e un contenuto reale in se stessa, non potrebbe esservi noia: bensì la pura esistenza in se stessa dovrebbe appagarci e soddisfarci. Ma noi gioiamo della nostra esistenza solo in questi due modi: o nel desiderio, nel quale la lontananza e gli ostacoli ci fanno apparire la meta come un appagamento - e questa illusione scompare dopo che si è raggiunta la meta – oppure in un'occupazione puramente intellettuale, nella quale però, propriamente, usciamo dalla vita onde considerarla dall'esterno come gli spettatori nei palchi. Perfino il godimento dei sensi consiste in un continuo desiderio, e cessa non appena è raggiunto il suo scopo. Ogni volta che non ci troviamo in uno di quei due casi, ma siamo respinti nella nuda esistenza, ci convinciamo della vacuità e nullità di essa - e questo è la noia. Perfino l'avido desiderio, in noi innato e indistruttibile, del meraviglioso indica come volentieri vedremmo interrotto l'ordine naturale, così noioso, del corso delle cose.”

(Schopenhauer, Parerga)
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noi gioiamo della nostra esistenza solo in questi due modi
nel desiderio
oppure
in un'occupazione intellettuale
al di fuori di questi due casi
siamo respinti alla nuda esistenza 
la pura esistenza in se stessa dovrebbe appagarci
ma non accade
ed è la noia

capisco, però in prima approssimazione mi appare un quadro da ricchi - gente che non deve lavorare da mane a sera e magari farsi viaggi massacranti ad andare e venire, gente che non ha figli da crescere, e via dicendo di esistenze in cui la noia è un lusso sconosciuto - magari i ricchi lo fanno apposta, lo fanno per il bene dei poveracci, per salvaguardarli da tale sgradevole sentimento di sfuggente grande bellezza

poi penso al tunnel del divertimento nel quale s'infilano molti di quelli di sopra nei momenti di pausa dal lavoro e dalle urgenze quotidiane - molti, non certamente tutti, che ce ne sono eccome, di quelli che se la godono assai la nuda esistenza nei giorni di riposo

il problema, comunque, esiste, della noia di cui parla Schopenhauer - così come esiste il problema della mancanza di una occupazione intellettuale, uno dei due casi nei quali, secondo Schopenhauer, non ci si annoia - forse il sistema preferisce la noia alla occupazione intellettuale: certamente rende di più al narcotraffico



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